venerdì 25 ottobre 2013

Sleepy Hollow

Bentornati indietro di vent'anni, ai meravigliosi tempi di Sunnydale e dell'allegra combriccola di liceali ammazzavampiri di Whedon & co. E' questa la prima impressione dopo aver visto le prime due puntate di Sleepy Hollow, la nuova serie targata Fox (non a caso), che cerca di riambientare in chiave moderna il classico folk tale americano di Washington Irving, portato con discreto successo al cinema una quindicina di anni fa da Tim Burton.
L'inizio colpisce subito il bersaglio - almeno con me - con una scena di battaglia della guerra d'indipendenza americana e l'entrata in scena del cavaliere da lì a poco senza testa dotato di ascia bipenne che caratterizza il racconto popolare, presto seguita da titoli di testa con Sympathy for the Devil dei Rolling Stones (non nella cover dei Guns'n'Roses, presente nei titoli di coda di Intervista con il Vampiro). Una volta inseriti nei giusti binari, il telefilm racconta le vicende di Ichabod Crane, professore di Oxford arruolato nell'esercito di sua maestà britannica per combattere contro le colonie ribelli, ma presto passato all'esercito di Washington dove ha ricevuto l'incarico di combattere il male, impersonificato dai quattro cavalieri dell'apocalisse (il decapitato armato di ascia è la Morte), compito che riuscirà a espletare (attraverso un incantesimo della moglie Katrina, una strega dedita alla magia bianca) anche nel 2013, quando si risveglierà a Sleepy Hollow, pronto ad affiancare una giovane tenente della polizia locale e - immagino - una schiera di altri personaggi nella lotta contro la Fine prossima ventura.
Ben realizzato e ben diretto, il telefilm mi ha preso in particolare per la figura di Crane- ottimamente resa dal poco conosciuto Tom Mison, attore di teatro britannico - e il suo eloquio settecentesco (miseramente restituito dai sottotitoli che ho scaricato, ma spero degnamente riconosciuto nel doppiaggio italiano ormai imminente), e aldilà di alcune imprecisioni e passaggi piattamente televisivi, mi sembra che ci siano tutte le premesse per poter vedere un buon telefilm di azione soprannaturale, come era il buon Buffy delle origini.
Curiosa e molto azzeccata la presenza di Clancy Brown, il Kurgan di Highlander (e parlando qui di teste mozzate, chi meglio di lui?), in un ruolo che probabilmente potrà essere significativo pur necessariamente di contorno vista... NIENTE SPOILER... guardatelo.
Vediamo se reggerà al trascorrrere degli episodi (peraltro pochi, trattandosi di una stagione di 13 puntate - con già il rinnovo per la seconda però), visto che secondo me l'idea è interessante, ma andrebbe consumata e gustata in un numero limitato di stagioni (non mi sembra abbia lo scheletro sufficiente a reggere il peso di parecchie annate - proprio come, secondo me, ma credo di essere in minoranza, Buffy.
Insomma, se siete in cerca di un nuovo telefilm per questo inizio di stagione, potete pescare molto ma molto di peggio.


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