giovedì 18 luglio 2013

Un pulp al giorno: Things that once were girls

Penultimo appuntamento con i racconti del numero di agosto settembre 1938 di Horror Stories, con uno dei peggiori racconti che mi sia capitato di leggere in uno degli shudder pulps, nonostante il titolo straordinario (e piuttosto fuorviante) e nonostante la storia sia praticamente l'epitome del genere.
Scritta da Donald Graham (pseudonimo di Donald Cormack, autore molto attivo nel genere in quegli anni), la vicenda, scritta malissimo, narra di una razza perduta di Aztechi, una città nascosta dietro una cascata nelle montagne messicane, e gli osceni rituali di tortura e morte che vi si svolgono, possibilmente ai danni di bellissime donne bianche. Fin qui, a parte la banalità della situazione più e più volte ritratta, nulla di strano; ma l'autore infarcisce il tutto in una sequenza di eventi demenziale, in personaggi usa e getta sfruttati nel modo più incomprensibile, in spiegazioni del cattivo di turno (che si capisce subito chi è) buttate là a metà della storia, redenzioni stile Innominato del tutto prive di fondamento, insomma, un coacervo di spazzatura, tinteggiato da scene di tortura e nudità femminili tipiche del genere - e forse, malauguratamente, unico punto di forza, se si vuol dir così, del racconto, almeno capace di calarlo a pieno titolo nella rivista di cui fa parte.
Una vera delusione

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