mercoledì 31 luglio 2013

Libri al cinema: Crociata Spaziale e John Carter di Marte (non quello Disney)

Per la seconda edizione del due volte premiato Mondi Paralleli ho visto in questi ultimi giorni due film che mi erano - fortunatamente - sfuggiti nel corso del tempo.
Il primo, Anno 1345 - l'impossibile crociata, l'avevo sempre evitato, nonostante risalga al 1994 (periodo in cui ancora vedevo centinaia di film all'anno... si avete letto, bene, centinaia), perché la sola presenza di Roland Emmerich come produttore esecutivo mi aveva convinto che dietro un ottimo romanzo di Poul Anderson, uno dei miei preferiti di uno dei grandi maestri della fantascienza anni Sessanta, potesse esserci una versione cinematografico da urlo... di disperazione. Ero stato fin troppo buono: il film è una farsaccia sguaiata, che fin dalle primissimi battute scopiazza in modo infingardo Monty Python e il sacro graal e riduce l'avventura di un gruppo di cavalieri medievali inglesi venuti in possesso di un'astronave aliena e di parte del suo equipaggio di invasori a un'inguardabile boiata, che coinvolge anche attori altrimenti molto apprezzati, come John Rhys Davies.
Dal romanzo di Anderson il film tedesco - ma con cast anglofono - riprende la trama di base, ma la snatura completamente, rendendo farsa becera quello che nel romanzo è sottile umorismo. Da evitare come la peste (dalla quale in linea di massima si può anche guarire, da questo ne dubito).

Altro "gioiellino" sfuggito al mio terribile scrutinio (ma essendo il film del 2009 ed avendo ridotto a quell'epoca la visione annuale di film a meno di una decina, la cosa era meno grave) era poi Princess of Mars, produzione che definire low budget è un eufemismo, e che ha come unico merito - se così si può dire - quello di essere stata la prima a recuperare per lo schermo una delle pietre miliari della fantascienza delle origini, le avventure del capitano confederato John Carter sul rosso pianeta marziano, Barsoom per i locali. Bene: in questo caso il capitano confederato è diventato un soldato delle truppe speciali in Afghanistan, che, rimasto gravemente ferito in una trappola, viene mandato da dei cinici ufficiali statunitensi su Marte attraverso il teletrasporto e, una volta giuntovi e capito che grazie alla minore gravità del pianetà è capace di imprese sovraumane quanto a forza e agilità, si trova in mezzo a un gruppo di Tharkis - qui raffigurati come una via di mezzo fra truppe di Mongo e una versione a basso costo di Predator, oppure anche all'alieno de Il mio nemico, quanto a iconografia - e vivrà straordinarie (diciamo così) avventure conoscendo anche la bellissima Dejah Thoris, principessa marziana (affidata all'ex pornodiva Tracy Lords, ormai piuttosto in là con gli anni per essere una principessa credibile). L'improbabile eroe terrestre è invece interpretato nientepopodimeno che da Antonio Sabato jr., e credo che questo possa bastare. E' talmente orrendo da sembrare una produzione di Ed Wood o comunque un film anni Sessanta, non certo qualcosa del nuovo millennio.

Dopo aver sprecato così due/tre ore della mia vita (il fast forward ha comunque imperato durante buona parte delle visioni), non mi pento di aver abbandonato le visioni "a strascico" operate in una diversa fase della mia esistenza.

Alla prossima!

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