domenica 30 giugno 2013

Un pulp al giorno: Mystery of the bloated corpses

Cadaveri galleggianti gonfi come canotti e dalle striature colorate come l'arcobaleno sono il piatto forte del racconto di oggi, sempre dalle pagine di Strange Detective Mysteries del luglio agosto 1939.
L'autore, Giles Norcroft, sembra sostanzialmente sconosciuto e una rapida ricerca su internet non ha portato a sapere altro di lui (se non che ha pubblicato almeno un altro racconto sulla stessa rivista, pochi mesi dopo) e potrebbe essere forse uno pseudonimo di qualche firma più prestigiosa (o almeno più prolifica).
Il racconto, narrato in prima persona da un detective in vacanza nella California messicana, che resta coinvolto in una serie di morti delittuose nella ridente località sul mare, è abbastanza efficace, scritto nel consueto stile dei pulp hard boiled del periodo, senza particolari spunti di pregio, ma senza neanche particolari difetti.
La vicenda ruota appunto attorno ad alcuni cadaveri rinvenuti sulla spiaggia o galleggianti sul mare, gonfi come canotti a causa delle ferite provocate da quello che sembra un mostro marino o una qualche creatura acquatica. Ma il detective subodora subito qualcos'altro e dopo perfino una lotta sottomarina con caschi da immersione che anticipa quanto si sarebbe visto molti decenni dopo nei film stile James Bond, riesce a scoprire che il colpevole di tutto è il fin troppo sospettoso boss della sua ragazza, che gestisce un traffico di droga con il paese centro americano e teme di essere stato scoperto (non era così, ma il racconto in qualche modo doveva partire, giusto?). Colpevoli del delitto sono una miriade di meduse tenute in una grande piscina.
Ritmo discreto, lettura tutto sommato piacevole, ma che non lascia la sensazione di aver letto qualcosa di indimenticabile (ma neppure di aver completamente sprecato il proprio tempo, e quindi è già qualcosa).
Più tardi finiremo in bellezza la lettura del pulp in esame con Cornel Woolrich

Nessun commento:

Posta un commento