sabato 22 giugno 2013

Un pulp al giorno: Murder goes a beggin

Iniziamo l'esame di un nuovo pulp, Strange Detective Mysteries del luglio agosto del 1939, una rivista che ricade marginalmente nel filone degli shudder pulps di cui abbiamo ampiamente parlato in passato (e di cui condivide buona parte della sua squadra di autori), ma che ha ospitato, negli anni successivi anche parecchio materiale dell'ancor giovane Fredric Brown (che, come saprete, ha scritto molto più in campo mystery e giallo che non nella fantascienza, per quanto sia uno dei grandi del genere).
Il racconto d'esordio del numero è subito notevole: scritto da Russell Gray (già incontrato in passato come autore di Terror Tales), Murder goes a beggin è una storia incredibile che mi ha ricordato per molti versi uno dei capolavori misconosciuti del cinema di John Carpenter: Il signore del male. Vi si narra infatti le vicende di una rivolta di tutti i mendicanti di una città americana, che si mettono improvvisamente a delinquere in massa, a rapinare banche, a rapire giovani donne, a massacrare adolescenti, per uno scopo apparentemente misterioso, guidati da quello che si scoprirà in seguito essere un ex poliziotto.
Eroe della vicenda è un altro ex-poliziotto, diventato investigatore privato senza scrupoli e dal grilletto facile dopo l'assassinio della moglie, Ethan Burr, che una volta tanto si dimentica dell'elevato onorario richiesto per i suoi servigi e difende una giovane ragazza, scampata al massacro dei familiari.
Aldilà delle banalità sconcertanti della trama e alla mediocrità di alcuni passaggi, il racconto possiede un suo fascino perverso e la lotta senza censure e false ipocrisie contro la "schiuma della Terra" (come l'autore definisce i mendicanti e il loro "osceno" - ancora parole sue - modo di vivere) cattura inevitabilmente il lettore.
Scritto con uno stile descrittivo pericolosamente in bilico fra il mystery avventuroso e lo shudder pulp vero e proprio (del quale mancano fortunatamente gli eccessi più deprecabili), il racconto è in fin dei conti un piccolo gioiellino di uno degli anni più prolifici della storia della narrativa pulp (scelto, non a caso, da Asimov per inaugurare l'Età d'oro della Fantascienza - ma fu una grande annata anche per altri generi... prima o poi scriverò un pezzo su quell'anno epocale per la storia del mondo - per ben altre ragioni, ovviamente), e un ottimo viatico per affrontare la lettura di una rivista che promette di essere non meno affascinante delle ultime effettuate.
Restate in attesa

Nessun commento:

Posta un commento