sabato 6 aprile 2013

Galleria di Carneadi: Operator 5

Torniamo dopo diversi giorni a questo blog, con un post dedicato a un altro personaggio preso di peso dal mondo dei mitici pulp anni Trenta: Jimmy Christopher, aka Operator 5, la straordinaria super spia statunitense, pronta a sventare ogni tipo di minaccia verso il suo Paese, sferrata dai nemici di mezzo mondo.
Protagonista di una lunga serie di romanzi brevi in una rivista che portava il suo stesso nome, Operator 5 è la quintessenza del buon patriota americano, tanto di moda in quel periodo. Inizialmente contrapposto a minacce provenienti dai tiranni di mezzo mondo - e in particolare dai "sosia" fantoccio dei vari Hitler, Stalin, Mussolini e compagnia cantante - Operator 5 si è evoluto nel corso degli anni in un serial post-catastrofico, dove gli Stati Uniti sono caduti sotto i colpi del Purple Emperor (un perfido sovrano mitteleuropeo) e dei suoi satrapi sparsi in tutto il mondo (in particolare il terribile Shan Hi Mung, sovrano delle steppe orientali).
Nella storia che mi è recentemente capitato di leggere, il numero 36 della saga, gli Stati Uniti sono appena usciti vittoriosi da uno degli scontri più cruenti contro l'Imperatore, lo hanno perfino fatto prigioniero, ma durante il trasporto verso la capitale temporanea degli Stati Uniti - Chicago - il sovrano viene liberato da una banda di mongoli sotto il comando di Mung, che però lo tiene a sua volta prigioniero, ponendosi come nuovo comandante dell'esercito del Male. In un'intensa serie di colpi di scena e di roboanti battaglie, Operator 5 riesce a salvare New York dalle armate gotiche, solo per ricevere due missive che comunicano come le forze mongole abbiano sconfitto l'esercito regolare americano presso Chicago, mancando di un soffio la cattura del nuovo presidente, e la flotta imperiale abbia sbarcato le proprie truppe a Charleston radendola al suolo e muova ora verso nord, in direzione Grande Mela: il romanzo termina con la risata di Operator 5, ben lieto di cimentarsi una volta di più contro una minaccia apparentemente impossibile da sostenere e situazioni belliche dove si trova in rimarchevole inferiorità.
Scritti da Emil Tepperman, questi romanzi del ciclo dell'Impero purpureo sono un rutilante susseguirsi di battaglie, di scontri, di epici duelli (meraviglioso quello fra il comandante delle truppe tedesche - una sorta di gigante armato di clava - e lo stesso Operator 5, nel romanzo appena concluso), di geniali trovate, penalizzate soltanto da dialoghi spesso imbarazzanti e da situazioni romantiche che spesso strappano la risata quanto a improbabilità.
Restano delle ottime prove di narrativa pulp, assolutamente godibili anche dai lettori di oggi - con un minimo di sospensione dell'incredulità - e anche molto interessanti dal punto di vista militare (il romanzo citato sfoggia perfino una mappa della principale battaglia descritta nel testo).
Del tutto sconosciute in Italia, le avventure di Operator 5 meriterebbero un palcoscenico migliore di quello al quale sono state relegate (ed è encomiabile il lavoro svolto dai ragazzi di Radioarchives che le stanno riproponendo - e mi danno modo di leggerle a mia volta!)

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