sabato 2 marzo 2013

Kiwi su quattro ruote

Quanti di voi sanno nominare almeno un pilota neozelandese di formula uno? I più esperti forse conosceranno almeno Dennis Hulme, vincitore addirittura del titolo mondiale nel 1967 sulla Brabham, autore di una pregevolissima carriera condita da 8 vittorie e 33 podi, compiuta su diverse vetture.
Ma chi sa per esempio, che Bruce McLaren, che ha poi dato nome alla celeberrima scuderia omonima, era neozelandese? In formula uno come pilota ha corso per 104 volte, portando la vettura per 4 volte per primo oltre il traguardo e ha ottenuto un totale di 27 podi.
Abbastanza noto, anche per aver guidato diverse volte la Ferrari, è Chris Amon, che ha il poco invidiabile record di aver guidato 13 vetture diverse in 14 anni di carriera in formula uno (costellata di ritiri). Solo quattro podi per lui e nessuna vittoria, ma cinque pole position e tre giri più veloci.
Howden Ganley ha corso 41 volte, a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta, senza conseguire alcun risultato degno di nota
Poco più di una nota a pié di pagina gli altri piloti neozelandesi che hanno guidato in gara vetture di formula uno, e tutti concentrati negli anni Sessanta e Settanta: Tony Shelly, John Nicholson, Graham McRae e Mike Thackwell.
Poi più niente, se non qualche collaudatore.
Comunque sia, un paese molto poco popolato come la Nuova Zelanda, celebrata quasi esclusivamente per il rugby, ha lasciato un'eredità importante nella formula uno, e ha dato i natali a una scuderia, la McLaren, destinata a vincere quasi più di ogni altri nella storia delle corse.


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