martedì 19 febbraio 2013

Un pulp al giorno: School for Terror

Oggi parliamo di un racconto tratto ancora una volta da Terror Tales, per la precisione dal numero di febbraio del 1936, a firma Evan Leigh, pseudonimo usato dal giallista Charles Ingerman per le sue storie più orrorifiche. Siamo davanti a uno slasher movie anni Ottanta ante litteram, con la classica, cinematograficamente parlando, vicenda ambientata in un dormitorio femminile universitario, con più o meno discinte sorority girls che cadono vittima del pazzo di turno. Narrato dal punto di vista di una protagonista femminile, il racconto sembra in tutto e per tutto, fin nella banalità della trama e nella stupidaggine dei dialoghi, una novelization di Sorority House Massacre, Slumber Party Massacre o altre "delizie" del genere. Quindi, se tutto in fondo si risolve bene, e il giovane professore promesso sposo della protagonista riesce ad avere la meglio sul depravato anziano preside del campus, prima che quest'ultimo riesca ad eliminare la protagonista, alcuni momenti della vicenda si rivelano passaggi da risata continua: la morte dell'anziana governante della casa per studentesse sembra tratta pari pari da una sequenza in stile Dead like me e l'autore la descrive con un linguaggio che non si riesce bene a capire quanto sia stupido o quanto volutamente ironico.
Come ogni buon shudder pulp, le descrizioni lubrico-sadiche abbondano, così come il soffermarsi sulle nudità delle varie studentesse, prima e dopo la loro morte, e per un racconto scritto quasi ottant'anni fa, la modernità della situazione e del linguaggio non è certo banale e sicuramente insolita (anche se, leggendo giornalmente almeno una di queste chicche, ormai mi sto abituando al fatto che vi era molta più libertà di espressione in quegli anni che non al giorno d'oggi).
Dopo qualche delusione, questo piccolo "gioiellino" pulp risolleva l'animo e spinge con maggior entusiasmo alle future letture nel genere.

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