lunedì 18 febbraio 2013

Un pulp al giorno: Satan's Roadhouse

Di nuovo sulle pagine di Terror Tales, per prendere un lungo racconto del numero di ottobre del 1934 a firma Carl Jacobi, uno dei grandi nomi del weird anni Trenta e Quaranta, discretamente noto anche in Italia e attivo fino ad anni relativamente recenti (è morto novantenne nel 1997), preso sotto le ali della Arkham House e di August Derleth, e quindi molto presente su Weird Tales.
Questo racconto presenta come protagonista Stephen Benedict, un personaggio "seriale", un detective che compare in alcune sue storie, ma un nome che Jacobi ha usato anche più volte come pseudonimo.
Vi si narra di una coppia di detective sulle tracce di una giovane cantante scomparsa, che finiscono in una specie di Titty Twister ante litteram nelle paludi della Louisiana, il Club Satan, dove un misterioso mulatto intrattiene i ricchi ospiti con spettacoli grandguignoleschi e uno stuolo di pitoni e serpenti di varie dimensioni. Si capisce subito che ci si trova in mezzo a un ambiente voodoo (il proprietario ha perfino il nom de plum Leaveau, lo stesso di una delle ultime regine voodoo di New Orleans) e in modo abbastanza classico, con pochi colpi di scena, si arriva alla resa dei conti finali con la strana coppia di detective che salva la ragazza dalle grinfie del perfido mulatto, che trova una triste fine stritolato dalla spire di un gigantesco serpente.
Aldilà di qualche tocco di sadismo assortito, il racconto scorre via facile, senza infamia e senza lode, piuttosto dozzinale, non certo una grande aggiunta alla fama del suo autore (qui ancora relativamente alle prime armi).
Avremo di meglio in altre occasioni, ne sono certo

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