mercoledì 13 febbraio 2013

Un pulp al giorno: Playground of the tiny killers

Torniamo al Dime Mystery Magazine del febbraio 1938 per un racconto indubbiamente piuttosto sconvolgente, che uno non si aspetterebbe certo di trovare in una rivista risalente a oltre settant'anni fa. Parleremo di Playground of the tiny killers, scritto da John H.Knox (autore da una carriera piuttosto lunga - sul Fiction Mags Index, la Bibbia per il nostro tipo di ricerca, compaiono racconti che vanno dai primi anni Venti ai primi anni Sessanta - legata principalmente a racconti orrorifici o del mistero), che non ha particolari pregi dal punto di vista narrativo, ma è piuttosto straordinario nel porre al centro della trama una banda di ragazzini omicidi (ben prima di Small Assassin di Ray Bradbury) e soprattutto degli adulti che non si peritano di ferire senza troppe remore gli aggressori (e l'autore pare "divertirsi" nel dettagliare le ferite inferte).
La vicenda ruota attorno a un misterioso parco giochi in un quartiere difficile, dove lavora come sorvegliante e insegnante la fidanzata del protagonista. Dopo che la donna ha inscenato una versione sui generis di Sogno di una notte di mezz'estate, le creature evocate nello spettacolo sembrano prendere vita e cominciare a portare la morte all'interno del parco circostante (vittime sono senzatetto, prostitute, ma anche semplici coppie in cerca di privacy o sfortunati passanti).
Come quasi sempre accade nei racconti di questa rivista, quella che inizialmente sembra una storia soprannaturale, si conclude con una spiegazione del tutto profana, e la macchinazione (operata come sempre per una questione di interesse solido, ovvero un mucchio di bei dindi) viene svelata, dopo la solita escalation di avvenimenti, secondo lo stile cliffhanging che, come avrete capito, è insito geneticamente in questo tipo di narrativa.
Pezzo quindi non particolarmente pregevole dal punto di vista della qualità letteraria, ma comunque interessante per le ragioni sopra descritte.
Stay tuned for more!

Nessun commento:

Posta un commento